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Gestire airbnb conto terzi e contratto di gestione immobili

Argomenti trattati: Gestire airbnb conto terzi. Co-host senza partita iva. Percentuale gestione casa vacanze. Come gestire una casa vacanza. fac simile contratto di gestione immobili per conto terzi.

Se anche tu, come alcuni miei lettori, vuoi guadagnare soldi iniziando agestire una casa vacanza di un’altra personama non hai le idee molto chiare a riguardo, qui di seguito ti spiego quali sono gli attuali compensi per fare il co-host e come concordare il servizio richiesto. Clicca quest’altro link se cerchi info sul contratto di gestione immobili per conto terzi.

gestire airbnb conto terzi
Gestire airbnb conto terzi

Percentuale gestione casa vacanze

Okay, hai la possibilità di gestire un appartamento di una persona che non se ne può occupare, la cosa ti interessa ma ora ti stai chiedendo… Quanto mi devo far pagare per fare il co-host? Serve la partita Iva?

Percentuale gestione casa vacanze

Si può fare il co-host Airbnb senza partita iva in Italia?

La necessità di una partita IVA dipende principalmente dalla natura e dalla continuità dell’attività svolta.

Quando non è obbligatoria la partita IVA:

Prestazione Occasionale o Partita IVA?

Esistono limiti chiari: Meno di 30 giorni di lavoro e fino a 5.000 euro annui: In questo caso, il reddito è considerato occasionale e soggetto a tassazione IRPEF. Oltre questi parametri, il reddito del Co-Host diventa soggetto a contributi INPS e l’attività viene classificata come imprenditoriale, richiedendo una partita IVA.

Se inizialmente, per testare il business, operi senza partita IVA, ricordati di emettere una ricevuta per prestazione occasionale e dichiarare i redditi percepiti da questa attività (redditi occasionali o redditi diversi, a seconda dei casi). Porta le ricevute al tuo consulente fiscale, ci penserà lui/lei.

Gestire airbnb conto terzi: quando è necessaria la partita IVA?

è necessaria la partita IVA per gestire casa conto terzi quando l’ attività è continuativa e organizzata, ad esempio:

  • Ti occupi di più proprietà in modo sistematico.
  • Hai contratti continuativi con proprietari di case.
  • Fornisci servizi aggiuntivi (come pulizie, check-in/check-out, gestione di prenotazioni) in maniera organizzata.

In questi casi, l’attività viene considerata imprenditoriale e richiede l’apertura di una partita IVA.

Regime fiscale per il co-host:

Se decidi di aprire una partita IVA per gestire airbnb conto terzi, puoi optare per il regime forfettario (se ne hai i requisiti), che offre un’aliquota agevolata del 15% (o del 5% per i primi cinque anni) su un reddito imponibile calcolato applicando un coefficiente di redditività (per attività di servizi è il 67%).

Se non hai mai gestito casa per conto terzi, puoi farlo per un tuo parente o amico, senza percepire reddito, come favore personale e fare pratica. Questo NON comporta nessun obbligo di apertura partita IVA.

Contratto per gestire Airbnb conto terzi

Per pianificare al meglio la gestione casa vacanze conto terzi è necessario definire insieme al proprietario di casa le mansioni specifiche che si aspetta che tu svolga: desidera solo che ti occupi della gestione online dell’annuncio Airbnb o dovrai occuparti anche delle pulizie, del check-in/out, accoglienza, ritiro chiavi, comunicazioni?

Più cose farai, più il compenso aumenta.

1. La primissima cosa da fare, super importante, per gestire airbnb conto terzi, è proprio quella di definire le mansioni che ti spettano e, soprattutto, definire cosa NON ti spetta. Scritto, nero su bianco, in un contratto firmato da entrambi. Ogni servizio richiesto, ha un suo costo per cui devi capire cosa ti compete e cosa no. Fidati, se non lo specifichi subito, diventerà motivo di incomprensioni e attrito tra le parti.

A tal proposito potrebbe esserti necessario, un contratto per gestire Airbnb conto terzi. Se non lo acquisti perché pensi di poterne fare a meno, salva la pagina nei preferiti. Ci rivediamo tra qualche tempo, quando ti imbatterai in un danno fatto dagli inquilini e il proprietario di casa vorrà i soldi da te, come risarcimento.

gestione casa vacanze conto terzi

Lavorare come co-host consigli

Per prima cosa prepara una lista di mansioni con il costo indicativo di ognuna e sottoponila al proprietario in modo che scelga quello di cui ha bisogno e non ti deleghi proprio tutto a babbo morto per una cifra irrisoria.

  • Per esempio, il proprietario può evitare di pagarti anche per il check-out concordando con gli ospiti di lasciare le chiavi sul tavolo di casa o attrezzandosi per fare self check-in. In caso contrario, se devi gestirlo tu, aggiungila la mansione nel contratto.
  • Chi gestisce le comunicazioni telefoniche con il cliente, semmai ci fossero emergenze? Tu o lui?
  • Il servizio include la gestione online e quella off-line (pulizie, accoglienza…)? Cerca di aggiungere ogni mansione che farai in modo che sia chiaro cosa NON ti spetta e non ti scarichi addosso incombenze extra. Se proprio vuole “scaricartele” che il corrispettivo pagato sia equo.

Gestione casa vacanze conto terzi

Costo fisso o a percentuale su prenotazione?

Il secondo passo per gestire una locazione turistica di terzi, è valutare se è meglio concordare una cifra fissa al mese o una percentuale su ogni prenotazione ricevuta.

Calcola se l’alloggio si affitta anche solo per un giorno o per minimo 3-7 notti poiché la mole di lavoro sarà più ingente nel primo caso. Ci saranno diversi turisti che ti contatteranno, che faranno domande e non è detto che tutti prenotino. Il tuo tempo ha un costo.

Terzo punto per fare il co-hostsenza problemi, oltre a quello di creare un contratto da far firmare al proprietario di casa, in duplice copia, con tutte le voci delle mansioni richieste e con il corrispettivo concordato, dovrai occuparti del contratto da far redigere agli inquilini, raccogliere i loro dati per inviarli, via applicativo alla questura competente e consegnare la ricevuta (anche per la raccolta della tassa di soggiorno, se dovuta).

Tris Modulo per richiedere dati da inviare alla questura + Contratto di locazione editabile + Ricevuta per affitti brevi

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Questo testo è tratto dal Manuale “Affittare casa ai turisti in Italia: procedura, normativa, siti migliori”. Oltre 250 recensioni positive!

Lo puoi acquistare in formato PDF stampabile oppure Kindle o cartaceo su Amazon.

tasse airbnb

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Per gestire la contabilità in modo ordinato, puoi utilizzare le ricevute fiscali numerate in modo da rendere tutto più semplice per la felicità del tuo fiscalista.

Queste ricevute sono idonee anche per la tassa di soggiorno.

ricevuta airbnb

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Tra i documenti più utili per gestire gli affitti brevi c’è il tris: contratto, ricevuta d’affitto e modulo per la raccolta dati ospiti. Anche un Kit con le regole della casa: brevi, chiare e concise, è utile per fare in modo che gli ospiti sappiano cosa ti aspetti da loro.

regole della casa airbnb esempio

Qui di seguito una lista di riferimento sulle cose che potrebbero richiederti di fare:

Percentuale gestione casa vacanze

Gestire airbnb conto terzi compensi del co-host

  • Check-in e/o check-out con verifica danni alloggio (da 25€)

Solitamente nel prezzo del check-in sono inclusi i seguenti servizi: Raccolta e invio dati degli ospiti alla questura, eventuale firma del contratto di locazione, rilascio ricevuta, se richiesta dal guest ed eventuale raccolta tassa di soggiorno.

Per facilitarti la vita e velocizzare tale pratiche, puoi inviare dei PDF editabili agli ospiti prima del loro arrivo in modo che te li inviino, via email, oppure che te li consegnino all’arrivo.


  • Pulizia dell’immobile a fine soggiorno (da 40€ per piccoli immobili). Da specificare se è incluso il lavaggio della biancheria o meno e i costi dei prodotti della pulizia, quale lavatrice usare se la propria o quella dell’immobile in affitto.

Percentuale gestione casa vacanze

Invece della cifra specifica per ogni servizio, c’è chi chiede una percentuale del 20% sulla cifra incassata (+ Iva). Fattibile se dovrai gestire un immobile affittato a prezzi medio-alti altrimenti per locazioni budget non sarà conveniente.

Gestione appartamenti turistici pulizie immobile

Una postilla sulla pulizia dell’immobile. I prezzi per le pulizie di fine soggiorno di appartamenti turistici, cambiano a seconda che tu debba pulire un monolocale di 30 metri quadrati o una villa con 5 stanze.

I prezzi base di mercato, nel 2025 sono:

  • Appartamenti fino a 110 mq, circa € 85€
  • Appartamenti fino a 35 mq, circa € 50
  • Appartamenti fino a 70 mq, circa € 70€

Gestire Airbnb conto terzi: gestione online

Se ti chiedono solo la gestione dell’annuncio di una casa vacanzecon aggiornamento calendario (annuncio già creato dal proprietario con le sue credenziali), le tariffe solitamente si calcolano a percentuale: un tot. per ogni prenotazione andata a buon fine.

Gestione appartamenti turistici compensi

Indicativamente per gestire la parte online di appartamenti turistici si parte da una base del 10% (+ iva) sulla cifra incassata fino ad un tetto massimo se il soggiorno è lungo e costoso.

Per esempio: se affittando casa per una notte incassi 100€ per ogni prenotazione, guadagnerai 10€ ma se ti arriva una prenotazione di 15 notti (1500€), il proprietario non sarebbe d’accordo se prendessi 150€ a fronte di una sola prenotazione. Per cui potete concordare 10% sull’incasso con un massimo di TOT euro per le prenotazioni più lunghe. A tua discrezione.

Gestione appartamenti turistici compensi extra

Ci sono altri servizi che il proprietario di casa potrebbe richiederti come creare un annuncio su varie piattaforme (descrizione, foto, impostazioni…) e per questo puoi concordare una cifra forfait.

Esempio: 50€ creazione e messa online dell’annuncio su Airbnb oppure 80€ pacchetto “all inclusive” per inserire un annuncio su Airbnb, VRBO, Booking.

Se vuoi proporgli altri siti, per avere maggiore visibilità, qui trovi la pagina dedicata: Siti per affittare casa vacanze.

Lavorare come co host: cose da valutare

Il lavoro di co-hosting non finisce certo con l’arrivo degli ospiti, anzi!
Durante il soggiorno potrebbero avere bisogno di supporto o informazioni. Per cui vediamo altre cose da considerare:

Gestire case vacanze: reperibilità

Interventi d’urgenza: concordate insieme chi dovrà essere il contatto a cui far riferimento in caso di chiamata notturna, di danni all’immobile, chi deve chiamare il tecnico e cose del genere.

Sebbene sia rara la probabilità che un guest ti chiami di notte, può succedere e comunque, a livello psicologico, dover essere reperibile di notte e lasciare il cellulare acceso è una cosa che personalmente farei solo per il mio immobile, visto lo stress che comporta.

Personalmente, in 5 anni di onorata carriera, mi hanno chiamato per 2 emergenze. La prima a ferragosto: il frigorifero ha smesso di funzionare. Il secondo episodio il 31 dicembre all’1 di notte: è scoppiata la caldaia, cucina allagata e corrente saltata.
Devo dire che come tempismo li ho beccati tutti: nei giorni festivi, con personale non presente e tecnici che si fanno pagare 5 volte tanto!

Gestire case vacanze: manutenzione

Manutenzione immobile: Affittando casa per brevi periodi, l’immobile, e il suo contenuto, si usurerà prima del dovuto. E poi, diciamocelo, non è che tutti gli ospiti siano gente rispettosa o con abitudini sane. Probabilmente, prima o poi si intaserà il wc o qualche elettrodomestico smetterà di funzionare e sarà necessario fare una manutenzione ordinaria e straordinaria.

⇨ Specifica chi si occuperà di questo e in caso dovessi pensarci tu, prepara una lista di contatti da chiamare in caso di bisogno (numero elettricista, idraulico… anche con chiamata notturna e festiva).
“Essere preparati” per ogni evenienza è indispensabile per non dover disdire troppe prenotazioni e risolvere tutto velocemente.

Leggi anche:cosa non deve mancare in una casa vacanza o locazione turistica. Non vorrai certo far prendere una multa al proprietario di casa, non mettendo casa a norma!

Gestire case vacanze in caso di danni

Danni all’immobile:ti suggerisco di scrivere una postilla nel contratto in cui specifichi che non sarai responsabile per nessun danno all’immobile che qualsiasi ospite può causare.

Suggerisci al proprietario di casa di chiedere una cauzione e di redigere una check-list dell’immobile con i prezzi degli oggetti più costosi di casa e la cifra richiesta in caso di danno a vetri, pavimenti o imbrattamento muri.

Consigliale questo: Modulo check-list per richiedere la cauzione (leggi l’articolo o acquista il modulo qui.)

Bene, direi che hai abbastanza informazioni per capire da che parte iniziare e un’idea delle percentuali attualmente sul mercato per chi vuole gestire casa per conto terzi.

Puoi salvare questo post ne “i tuoi preferiti” per consultarlo al bisogno e se ti serviranno dei modelli per gestire gli affitti brevi o per mettere a norma le case dei tuoi clienti con la dotazione obbligatoria ricordati del fornitissimo shop de’ I segreti degli host! Grazie.

link utili:

Partita Iva per Property manager

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